Ruolo del CSAC: |
Capofila |
Partenariato: |
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Obiettivo: |
Implementazione delle linee di indirizzo nazionali sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità.
Il programma è nato per innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti, riducendo il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare di origine. Esso cerca di rispondere alle esigenze dei bambini e delle famiglie e di aumentare la sicurezza dei minorii, migliorando così la qualità del loro sviluppo.
La Regione Piemonte, dopo aver individuato gli ambiti territoriali dove sperimentare il programma, in base al numero totale dei minori in carico e della popolazione minorile complessiva su base provinciale, ha aderito a tutte le fasi di sperimentazione del Programma P.I.P.P.I..
L’esperienza propone linee d’azione innovative nel campo del sostegno alla genitorialità vulnerabile, scommettendo su un’ipotesi di contaminazione fra l’ambito della tutela dei minori e quello del sostegno alla genitorialità. In questo senso, essa si inserisce nelle linee sviluppate dalla Strategia Europa 2020, riguardante l’innovazione e la sperimentazione sociale, come mezzo per rispondere ai bisogni della cittadinanza e spezzare il circolo dello svantaggio sociale.
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Destinatari: |
Famiglie e minori in situazione di vulnerabilità. |
Soggetto finanziatore/bando: |
Regione Piemonte – Settore Politiche per le Famiglie. |
Tempi del progetto: |
Progetto triennale a partire da settembre 2019, con scadenza nell’anno 2022.
In fase di rendicontazione.
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Ruolo del CSAC: |
Capofila |
Partenariato: |
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Obiettivo: |
Il progetto persegue l’obiettivo di implementazione delle linee di indirizzo sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità, a valere sulla quota del Fondo nazionale per le politiche sociali destinata alle regioni, in continuità con quanto realizzato nell’ambito di “P.I.P.P.I. 9”.
Considerato che la precedente fase PIPPI 9 si è avviata in concomitanza con la grave emergenza sanitaria tuttora in corso ed ha registrato significativi scostamenti rispetto ai tempi ed al piano di lavoro originariamente ipotizzato, si è ritenuto opportuno favorire la realizzazione di un ciclo di programmazione unitario per le due annualità successive, confermando gli attuali 6 ambiti territoriali già individuati.
Il lavoro tra C.S.A.C. e l’A.S.L. CN1 Distretto Sud Ovest, prevede la presa in carico congiunta da parte di équipe territoriali interdisciplinari composte da assistenti sociali, educatori professionali e psicologhe; sulle singole situazioni il progetto può prevedere il coinvolgimento di altro personale socio-sanitario. Ogni situazione viene inoltre sottoposta alla valutazione dell’UMVD minori che si riunisce regolarmente con cadenza mensile. Oltre alla presa in carico congiunta del caso singolo, con l’A.S.L. vengono condivise specifiche procedure e progettazioni su temi ed ambiti di comune interesse.
Inoltre il servizio attivato dal Consorzio attraverso il progetto DRAIOS e tramite la sperimentazione PIPPI 9, prevede la presenza di un’equipe interdisciplinare costituita da un’assistente sociale del CSAC, uno psicologo dell’ASL e due educatori. L’equipe ha la funzione di accompagnare tutti i nuclei inseriti nel progetto, attivando collaborazioni e sinergie con le comunità dei territori di residenza dei nuclei e con gli altri operatori dei servizi e del territorio.
Inoltre, nell’ambito della sperimentazione PIPPI 9 il C.S.A.C., tramite procedure di evidenza pubblica, ha individuato una cooperativa sociale del territorio con la quale collaborare per mettere in atto il progetto relativo all’educativa domiciliare.
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Destinatari: |
Famiglie e minori in situazione di vulnerabilità |
Soggetto finanziatore/bando: |
Regione Piemonte – Settore Politiche per le Famiglie. |
Tempi del progetto: |
Scadenza a dicembre 2022. In fase di attuazione. |
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Ruolo del CSAC: |
partner |
Partenariato: |
C.S.A.C., C.S.S.M., associazioni e altri soggetti del terzo settore del territorio |
Obiettivo: |
Il Progetto prevede azioni per la protezione e la cura dei minori vittime di maltrattamento e per prevenire e contrastare ogni forma di violenza verso bambini e adolescenti. Il Progetto prevede la costituzione del "Team del Cambiamento”, per la realizzazione di interventi sociali rivolti ai nuclei familiari fragili, presso il polo specializzato di Cuneo (e degli altri Poli dislocati sul territorio). Il percorso consiste nell’accompagnamento al potenziamento e/o al recupero delle competenze genitoriali, nonché di interventi specifici rivolti ai minori. Inoltre questo team mette in atto interventi rivolti ai sistemi familiari maltrattanti dei minori accolti nelle comunità residenziali e dei minori seguiti sul territorio consortile del CSAC. L'assistente sociale supporta e favorisce il passaggio del minore dalla comunità al nuovo percorso in famiglia d’origine o affidataria e cura i momenti di confronto e condivisione tra gruppi di famiglie affiancanti e affidatarie. Il progetto è strutturato nelle seguenti fasi: - Assemblare: prevede la partecipazione al pool di governance, allo staff di coordinamento e la costituzione/confronto del team di prevenzione e di cambiamento; - Pazientare: interventi educativi rivolti a minori provenienti da nuclei fragili nel polo specializzato, percorsi di accompagnamento rivolti a singoli minori e/o a gruppi di minori, accoglienza e primo filtro per l’inoltro ai servizi, interventi educativi rivolti ai nuclei fragili e percorsi di accompagnamento al potenziamento e/o al recupero delle competenze genitoriali; - Riparare: interventi educativi nelle comunità residenziali (nucleo di origine/incontri protetti/confronto con altre figure e interventi individualizzati con il minore), interventi educativi rivolti ai nuclei fragili per la sperimentazione di un modello integrato di welfare di prossimità, sostegno psicologico rivolto ai sistemi familiari maltrattanti per favorire una rigenerazione del legame familiare. |
Destinatari: |
Famiglie e minori in situazione di vulnerabilità |
Soggetto finanziatore/bando: |
Impresa Sociale “Con i Bambini”
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Tempi del progetto: |
Approvato, con scadenza nell’anno 2024. In fase di attuazione |
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Ruolo del CSAC: |
Partner |
Partenariato: |
C.S.A.C. e altri soggetti del territorio |
Obiettivo: |
Il Progetto prevede l’adesione alla rete territoriale di supporto alle attività progettuali del Progetto SIPROIMI (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati), al fine di elaborare modelli di intervento integrato in risposta ai bisogni dei destinatari. Prevede la presa in carico dei beneficiari SIPROIMI ed attività di raccordo con gli operatori del progetto e degli altri Servizi. Il Ministero dell’Interno - Dipartimento per le libertà Civili e l’Immigrazione con Decreto Ministeriale del 01.10.2020 ha accolto la domanda di prosecuzione ammettendo il Comune di Cuneo al riparto del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo per il sistema di accoglienza rivolta ai titolari e richiedenti di protezione internazionale prorogandone e finanziandone le attività per il triennio 1° gennaio 2021- 31 dicembre 2023. Il progetto è finalizzato all’accoglienza di n. 265 titolari e richiedenti di protezione internazionale, ospitati in strutture alloggiative private situate sul territorio dei comuni aderenti, che intraprendono un percorso di accoglienza integrata attraverso interventi di base e l’erogazione di servizi volti al supporto di percorsi di inclusione sociale funzionali alla ri-conquista dell’autonomia individuale. Gli enti partner, attraverso l’ente gestore, individuato dall’ente capofila Comune di Cuneo, sono tenuti a garantire la realizzazione dei seguenti interventi: - accoglienza materiale; - mediazione linguistico culturale; - orientamento e accesso ai servizi del territorio; - formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo; - orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo; - orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale; - orientamento e accompagnamento legale; - tutela psico- socio- sanitaria. Il C.S.A.C. è altresì tenuto a costruire e consolidare una collaborazione con gli attori che, a diverso titolo, possono partecipare ai percorsi di supporto, riabilitazione e cura dei beneficiari portatori di specifiche esigenze, attraverso la stipula di protocolli di collaborazione, per la promozione di una strategia migliorativa e sperimentale di rete sul territorio. |
Destinatari: |
beneficiari di SIPROIMI |
Soggetto finanziatore/bando: |
Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo e del funzionamento del sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati, secondo quanto previsto del D.M. 18 novembre 2019 |
Tempi del progetto: |
finanziato per il triennio 2020-2022, con scadenza nell’anno 2023. In fase di attuazione. |
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Ruolo del CSAC: |
Capofila |
Partenariato: |
ANFAA. ASL CN1, Associazione “Papa Giovanni XXIII” |
Obiettivo: |
Il Progetto intende sostenere le famiglie affidatarie e adottive a partire dal riconoscimento dei loro bisogni, mirando al raggiungimento dei seguenti obiettivi a medio e lungo termine: - sperimentare un nuovo modello di lavoro tra servizi e famiglie affidatarie, attraverso l’introduzione di una figura educativa integrata nell’équipe, che svolga un ruolo di collegamento tra tutti gli attori del percorso e renda più fluide le informazioni, lo scambio di esperienze e bisogni fino ad oggi inespressi; - garantire alle famiglie affidatarie un’adeguata prossimità per potenziare la rete sociale - solidale fatta di famiglie, servizi, di interventi e di risorse territoriali; - promuovere azioni di community care attraverso interventi di sostegno attivo, non solo da parte dei servizi, ma anche delle altre famiglie per un accompagnamento reciproco che si concretizza in opportunità di incontro e confronto guidati, di condivisione di fatiche, responsabilità, gratificazioni ed esiti positivi; - facilitare la costruzione di legami ed il mantenimento della rete intra ed extra famigliare, come sostegno per la famiglia nei momenti di difficoltà e durante le sfide che il percorso comporta; - rinforzare, nelle situazioni specifiche di particolare sofferenza e disagio del minore accolto, la possibilità di un adeguato sostegno specialistico professionale sia rivolto al minore che alla famiglia - valorizzare le numerose e preziose risorse (individuali, relazionali e sociali) di cui le famiglie dispongono e che, se adeguatamente stimolate e rinforzate, possono diventare patrimonio e motore di esperienze generative; - sensibilizzare la comunità rispetto al tema dell’affidamento e dell’adozione.
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Destinatari: |
Famiglie affidatarie |
Soggetto finanziatore/bando: |
Fondazione CRC – Sessione Erogativa generale ; |
Tempi del progetto: |
finanziato, con scadenza nell’anno 2023. |
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Ruolo del CSAC: |
Capofila |
Partenariato: |
C.S.A.C. in qualità di capofila del C.A.V. 10/A (Centro Anti Violenza) |
Obiettivo: |
Il progetto si rivolge alle donne vittime di violenza, al fine di offrire un percorso di sostegno socio educativo e psicologico volto all’acquisizione di una nuova immagine di sé e di una maggiore autostima. S’intende offrire la possibilità di usufruire di risorse diversificate e aggiuntive rispetto alla consueta offerta pubblica e privata specificamente dedicata a questo target. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che le donne passino attraverso una nuova consapevolezza delle loro capacità, che si può acquisire grazie all’implementazione di progetti socio-educativi e di sostegno psicologico attivati da personale esperto. Saranno quindi attuati percorsi di sostegno socio-educativo sui nuclei in carico, in specifico sui nuclei mamma – minori accolti presso unità abitative a gestione diretta del CSAC o fruite in collaborazione con Associazioni e/o altri Soggetti del Terzo Settore. La progettazione individualizzata o sul nucleo, finalizzata al potenziamento dell’autodeterminazione della donna ed al sostegno della genitorialità, comporta le seguenti azioni: - interventi educativi di sostegno alla donna, di orientamento e bilancio delle competenze; - interventi educativi di sostegno alla genitorialità; - interventi di consulenza e di sostegno psicologico erogati ai fini dell’effettiva realizzazione del percorso di autodeterminazione e uscita dalla violenza; - tutoraggio e monitoraggio dell’andamento del progetto di accoglienza e di sostegno psicologico e socio-educativo; - valutazione dei risultati e capitalizzazione dell’esperienza. La presa in carico di ogni singola situazione avviene da parte dei servizi sociali del CSAC, in collaborazione con tutti gli attori coinvolti nella proposta progettuale e con la rete territoriale già esistente.
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Destinatari: |
I destinatari sono i giovani residenti nei comuni di Borgo San Dalmazzo, Boves, Chiusa Pesio, Entracque, Limone Piemonte, Peveragno, Roaschia, Robilante, Roccavione, Valdieri e Vernante. |
Soggetto finanziatore/bando: |
Fondazione CRC – Bando Ri Attivare 2020 |
Tempi del progetto: |
Periodo ottobre 2020 – marzo 2022 In fase di rendicontazione. |
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Per approfondimenti 
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Ruolo del CSAC: |
Partner |
Partenariato: |
C.S.A.C., ASL CN1 e CN2, Consorzio Monviso Solidale, Servizi Socio Assistenziali ambito di Bra, Comuni di Bra, Fossano, Mondovì e Saluzzo
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Obiettivo: |
Il progetto prevede la promozione, il coordinamento ed il monitoraggio sul territorio nazionale di attività di prevenzione, sperimentazione e contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata - Dipartimento per le Politiche Antidroga. I destinatari sono persone di età compresa trai 18 e 35 anni, raggruppabili in due categorie: persone con esperienza di sofferenza mentale, con priorità per i giovani e giovani adulti già in carico ai servizi di salute mentale; giovani in situazione di disagio/abbandono scolastico, Neet (non studiano e non lavorano) a rischio di marginalità, con inadeguata rete famigliare e/o con problemi di giustizia. Scopo del progetto è quello di evitare l’istituzionalizzazione e avviare un approccio di “deutentizzazione” delle persone, per costruire insieme a loro un percorso legato al territorio, che permetta di sviluppare la consapevolezza delle proprie abilità e delle proprie fragilità, recuperare l’autonomia personale, il senso e lo scopo della propria vita e l’immagine positiva di sé. Il concetto innovativo richiesto dal Dipartimento riguarda l’abbinamento di due metodi di incisione sul problema dell’abuso e/o consumo di sostanze alcoliche e/o stupefacenti alla guida. Da una parte un’azione di comunicazione e informazione all’utenza, dall’altra l’attuazione di controlli e azioni di repressione sul territorio comunale, attraverso l’intervento e la collaborazione delle Forze dell’Ordine operanti tradizionalmente sui temi della Sicurezza Stradale (Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato). Oltre che di quest’ultimi l’Amministrazione comunale si avvale della collaborazione degli operatori sanitari della Direzione Dipartimento delle Dipendenze e Enti di tutela della salute (ASL, ASO). |
Destinatari: |
Cittadini di età compresa tra i 18 e i 35 anni in condizioni di fragilità |
Soggetto finanziatore/bando: |
Fondo contro l’incidentalità notturna, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri |
Capofila |
Comune di Cuneo |
Tempi del progetto: |
progetto in fase di attuazione |
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Ruolo del CSAC: |
partner in rete locale |
Partenariato: |
C.S.A.C. in rete locale |
Obiettivo: |
Costell-Azioni è un progetto di prevenzione del precoce abbandono scolastico e del rischio di emarginazione sociale rivolto a ragazzi tra gli 11 e i 15 anni, applicando nei contesti scolastici ed extrascolastici l'approccio dello sviluppo di comunità e le quattro dimensioni dell'apprendere proposte da “Save the Children”, nel rapporto “Illuminiamo il futuro” del 2016. La mission è creare dei modelli nel processo di empowerment del contesto scuola ed extra-scuola, attraverso tre azioni: - un servizio innovativo di insegnamento delle competenze cognitive e di literacy, complementare al percorso scolastico e non alternativo ad esso; - il rinforzo delle reti di relazione tra istituzione scolastica e comunità educante, con la mediazione di una nuova figura dell’educatore di comunità; - il potenziamento dell'offerta educativa dei servizi pubblici/privati. Il progetto si rivolge a due territori che presentano problematiche analoghe: Cuneo, capoluogo di provincia e Dronero, capofila dell'Unione Montana Val Maira. In entrambi i territori, si vuole creare un'esperienza di innovazione metodologica e sistemica, che dia origine ad una “costellazione” di opportunità per i minori. Affinché questo approccio sistemico alla povertà educativa territoriale possa diventare un modello di prevenzione replicabile in futuro anche in altri contesti, si intende attivare un percorso di ricerca partecipata con il coinvolgimento di tutti i soggetti educativi componenti la Costellazione dei territori target. |
Destinatari: |
minori stranieri |
Soggetto finanziatore/bando: |
Impresa Sociale “Con i Bambini” – Bando “Un passo avanti” |
Capofila |
Cooperativa Sociale “Momo” |
Tempi del progetto: |
progetto triennale 2019-2021, con scadenza nell’anno 2022 In fase di attuazione |
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Ruolo del CSAC: |
partner in rete locale |
Partenariato: |
C.S.A.C. in rete locale |
Obiettivo: |
Il Progetto è volto a contrastare i fenomeni di dispersione e abbandono scolastico, a promuovere pari opportunità nell’infanzia, favorire la crescita di tutti i bambini e le bambine, sostenere le funzioni educative delle famiglie, innovare la didattica e le pratiche educative e sviluppare processi inclusivi nella comunità educante. Pari e Dispari, nato dalla collaborazione fra privato sociale, scuole, enti pubblici, associazionismo e coordinato dalla Cooperativa Sociale Emmanuele di Cuneo, mette in atto una sperimentazione corale di interventi a contrasto delle povertà educative in un numero significativo di Comuni e Scuole dell’intera provincia di Cuneo. Il nome stesso del progetto rimanda ai divari socio-economici-culturali che i bambini e le loro famiglie vivono nel contesto sociale e all’urgenza di agire, come comunità educante, sull’interruzione della trasmissione inter-generazionale delle povertà. Il C.S.A.C. è chiamato ad attuare la macro-azione “Fare Sistema”, al fine di partecipare alla governance metodologica del progetto, considerati l’elevato numero e differenziazione di partner e la frammentazione geografica (4 quadranti). Essa mira inoltre a modellizzare gli interventi di contrasto della povertà educativa, in direzione di una loro successiva diffusione. Il C.S.A.C. si occupa inoltre, nell’ambito dell’azione “I Care”, della presa in carico, in modo mirato, di bambini in condizione di povertà educativa e di offrire loro “bonus individuali” per lo svolgimento continuativo di attività sportive, culturali ed espressive. Si tratta di intercettare i possibili fruitori del progetto e di costruire un patto educativo individuale da condividere con l’insegnante referente, l’assistente sociale di territorio e da concordare con la famiglia ed il bambino stesso. Successivamente vengono individuati lo sport e/o le attività da proporre e l’associazione sportiva e culturale più adeguata per concordarne l’inserimento. Un educatore professionale del territorio di residenza del singolo bambino, accompagna il processo di inserimento e di frequenza all’attività ricreativa individuata, creando una rete intorno al singolo bambino e alla di lui famiglia. Tale tutoraggio è funzionale a rendere proficua l’esperienza dei bambini, attivando interventi di facilitazione e di mediazione, con gli allenatori e con la famiglia di riferimento, ove necessario |
Destinatari: |
minori in condizione di povertà educativa. |
Soggetto finanziatore/bando: |
Impresa sociale “Con i Bambini”- Bando Nuove Generazioni - contrasto alla povertà educativa minorile. |
Capofila |
Cooperativa Sociale “Emmanuele”
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Tempi del progetto: |
progetto di 32 mesi, 2019-2021. |
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Ruolo del CSAC: |
Capofila |
Partenariato: |
A.S.L. CN1 e Cooperativa Proposta 80 |
Obiettivo: |
Il progetto intende sperimentare una nuova strategia di intervento socio-sanitario integrato rivolta a nuclei familiari fragili e persegue i seguenti obiettivi:
- Sviluppare un nuovo modello integrato di welfare di prossimità
- Incrementare le competenze professionali degli operatori sociali e sanitari che si occupano di minori e famiglie, rinforzando le sinergie tra servizi diversi;
- Mantenere le relazioni del minore con la propria famiglia e con la comunità di origine coinvolgendolo come soggetto attivo;
- Riconoscere il ruolo della famiglia di origine favorendone la riappropriazione delle competenze genitoriali, allineando i percorsi di empowerment proposti al minore e alla famiglia;
- Promuovere l’assunzione di una responsabilità collettiva da parte della comunità di appartenenza per l’attivazione di una sussidiarietà circolare.
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Destinatari: |
I destinatari sono i nuclei familiari fragili residenti sul territorio della Coesione Sociale, gli operatori dei servizi rivolti a famiglie e minori e i cittadini delle comunità di residenza dei nuclei. |
Soggetto finanziatore/bando: |
Regione Piemonte - Bando “Sperimentazioni di azioni innovative di welfare territoriale” |
Tempi del progetto: |
Luglio 2019 – Aprile 2021. In fase di rendicontazione |
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Ruolo del CSAC: |
Capofila |
Partenariato: |
Comune di Cuneo, Comune di Busca, Comune di Entracque, Comune di Robilante, Comune di Roccavione, Comune di Valdieri, Compagnia il Melarancio, Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, Associazione Baba, Cuneo Forum Associazioni Familiari, Associazione Crescere ODV, Associazione Società di San Vincenzo de Paoli, Coop. Animazione Valdocco, Coop. Emmanuele, Coop. Insieme a Voi, Coop. Linfa Solidale, Coop Momo, Coop. Proposta 80 |
Obiettivo: |
Il progetto si propone di potenziare il coinvolgimento delle famiglie in sui diversi territori per renderli protagonisti attivi delle iniziative e facilitare l’emergere di bisogni sommersi nonché rinforzare il welfare comunitario coinvolgendo stakeholder territoriali editi e inediti sia nella fase di conoscenza del territorio che nella realizzazione concreta delle attività. Le azioni progettuali mirano a incrementare il senso di vicinanza tra famiglie, potenziare spazi e occasioni di cura delle relazioni e di benessere aperti a tutto il nucleo, agevolare relazioni di vicinato solidale, favorire il dialogo intergenerazionale e promuovere la nascita di reti di famiglie che possano diventare interlocutori attivi delle politiche di welfare |
Destinatari: |
Famiglie residenti sul territorio dello CSAC |
Soggetto finanziatore/bando: |
Fondazione CRC: Bando Famigliare Azioni Relazioni Esperienze (per creare una comunità) |
Tempi del progetto: |
Progetto triennale a partire da giugno 2020 a maggio 2023 |
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Ruolo del CSAC: |
Soggetto attuatore del Comune di Cuneo |
Partenariato: |
Il Comune di Cuneo è partner di progetto tramite il proprio Settore Ambiente e Territorio, ora Settore Lavori Pubblici e Ambiente, con la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cuneo, in qualità di capofila, Città Metropolitana Nizza Costa Azzurra, Camera di commercio di Nizza Costa Azzurra, Communauté d’Agglomération de la Riviera Française, GECT Parco Europeo Alpi marittime Mercantour, Regione Liguria e Camera di commercio industria artigianato agricoltura Riviere di Liguria |
Obiettivo: |
Obiettivo Specifico – RAFFORZARE L'INNOVAZIONE NELLE ALPI DEL MEDITERRANEO
Il progetto intende rafforzare, attraverso iniziative comuni a livello transfrontaliero, l’economia delle zone di montagna per accompagnarle a cogliere le potenzialità dell’innovazione, nell’ottica del miglioramento della qualità della vita. In particolare si tratta di attività di supporto e percorsi specifici di auto imprenditorialità per favorire la nascita di nuove imprese ed empowerment dei giovani con fragilità. |
Destinatari: |
I destinatari sono i giovani residenti nei comuni di Borgo San Dalmazzo, Boves, Chiusa Pesio, Entracque, Limone Piemonte, Peveragno, Roaschia, Robilante, Roccavione, Valdieri e Vernante. |
Soggetto finanziatore/bando: |
Programma Operativo di cooperazione Transfrontaliera INTERREG V A Italia-Francia 2014/2020 ALCOTRA |
Tempi del progetto: |
in scadenza a ottobre 2021, prorogato a settembre 2022 In fase di realizzazione |
News: |
14.08.2020 |
Comunicato Stampa |
Comunicato 27/11/2020 |
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Ruolo del CSAC: |
Soggetto Attuatore |
Partenariato: |
ASL CN 1 è partner del progetto e vede come soggetti attuatori il CSAC, Il Consorzio Monviso Solidale, Il Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali del Monregalese con azioni concordate con il Servizio Socio Assistenziale delle Valli Mongia e Cevetta-Langa Cebana-Alta Valle Bormida |
Obiettivo: |
Le azioni mirano ad intercettare precocemente il disagio di preadolescenti e adolescenti fragili e a favorire il benessere dei giovani con patologie del neurosviluppo e delle loro famiglie, migliorando l’accesso a servizi innovativi di cura e sostegno.
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Destinatari: |
Preadolescenti e adolescenti |
Soggetto finanziatore/bando: |
Programma di Cooperazione (PC) Territoriale Transfrontaliera INTERREG V-A Francia-Italia Alpi Latine di Cooperazione transfrontaliera (ALCOTRA) 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea il 28/05/2015 |
Tempi del progetto: |
Dicembre 2019 – Giugno 2022 |
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